Ecco come si svolgono le audizioni a New York!

Oggi entriamo nel vivo: vi parlerò di un argomento che riguarda forse il motivo principale per cui ballerini, cantanti e attori si recano a New York, ovvero come si svolge qui un’audizione qui!!La prima volta che sono andata a fare un’audizione a New York è stato nel gennaio 2018.

Ricordo che in quell’occasione avevo il tutore al braccio, perché mi ero rotta un dito durante una lezione (in particolare era successo alla lezione di Al Blackstone….bellissima, fighissima peraltro).

Ero davvero incuriosita di vedere come si svolgono le audizioni qui e, dato che la stagione delle audizioni a New York si apre proprio nel periodo di gennaio/febbraio, chiesi ad una ragazza con cui seguivo le masterclass su Fosse, di informarmi sulle audizioni in programma in quel periodo.

Sapevo che lei stava partecipando fino a 8 audizioni al giorno (a proposito…la ragazza è una mia coetanea, dunque non sbalorditevi!) e dunque sono andata insieme a lei ad un’audizione per il musical “Evita”.

Cercavano per l’appunto ragazze con caratteristiche latine perché in questo tipo di audizioni, la prima selezione è fatta senz’altro in base all’aspetto fisico.

La prima prova è generalmente una breve coreografia o sequenza di passi che includono spesso una doppia pirouette e un gran battements. Questa scelta non è casuale, ma serve a capire se giri e se sei aperta….d’altra parte i parametri per andare in scena, nella maggior parte degli show di New York sono questi oltre, non dimentichiamo, ad avere una “personalità”).

Nel video che vi posto in questo articolo, sono invece ad un’altra audizione, nello scorso mese di novembre.

Voglio raccontarvi in particolare di quello che spesso richiedono a livello di coreografia.

Durante il mio trimestre di IISP ho fatto solo tre audizioni:

la prima è stata questa, poi ho partecipa ad un’altra dove ci hanno fatto fare una breve sequenza di tap, ed infine un’ultima….da cui sono uscita perché avevo i tacchi e la coreografia era davvero molto difficile, veloce e tutta di tap dance….non volevo rischiare di farmi male.

In seguito ne ho fatta anche una di canto.

Insomma pochissime….perchè qui presentarti alle audizioni per ruoli pagati, se non hai un visto lavorativo, è praticamente una perdita di tempo.

Io ho comunque partecipato perché volevo vivere questa esperienza, anche se mettendo nella scheda che sono “non union” con i miei dati, e indicando che non ho uno sponsor, è davvero molto difficile che una produzione accetti di prenderti. Questo perché se ti prendono, devono pagarti loro un visto e la spesa si aggira intorno ai 5000 dollari.

Questo per le produzioni non è davvero conveniente, visto che assumendo performer americane non hanno costi per il visto.

La situazione cambia però per le audizioni a spettacoli che non sono pagati.

Alcuni miei colleghi che adesso lavorano qui, hanno iniziato proprio in questo modo e poi, pian piano, sono riusciti a farsi assumere in compagnie che li hanno sponsorizzati.

Insomma è una strada lunga e travagliata, come è quella della danza insomma!!

La cosa bella di andare alle audizioni qui è l’atmosfera:

fuori ci sono ragazze da ogni parte del mondo. Generalmente si arriva ad un orario stabilito (questo per quanto riguarda le open call), ci si mette in coda e intanto ci si iscrive compilando un foglio che è sulla scrivania di una saletta.

Ogni produzione ha una sua stanza dove ci si iscrive e si attende di essere chiamati.

I due posti principali di Manhattan dove si tengono le audizioni per i musical di Broadway e per le grandi produzioni, generalmente sono il ripleygrier.com e il pearlstudiosnyc.com

Entrambi questi Studios si trovano all’interno di grattacieli enormi con tanti piani nella zona di Midtown.  Quando si arriva alla portineria, si esibisce la ID card. Qui si trovano delle liste affisse al muro all’interno di bacheche, dove è segnalata l’audizione e il piano dove devi salire.

Una volta iscritti nelle liste, si sale e si aspetta di essere chiamati.

Quando è il nostro turno, si consegna il curriculum vitae con foto (qui vogliono rigorosamente l‘headshot stampato su carta fotografica con dietro il cv sintetico in una pagina), e finalmente si riceve il mitico numero!

 

Il numero lo attacchi sul petto e ti vai a preparare.

Le attese sono variabili, dipende sempre da quante persone si presentano.

Generalmente nelle cosiddette “open call” le persone che si presentano sono davvero tante…io ad esempio in un’audizione ero il numero 252!!!

Però l’oganizzazione, assolutamente american style, prevede che si inizi all’orario stabilito e che si proceda veramente spediti nella fase iniziale.

Spesso si viene divisi in gruppi di 40, si entra in una stanza dove la coreografa mostra un paio di volte una breve sequenza, generalmente 2 otto, accompagnati al pianoforte. Viene chiesto di sistemarsi in file da 10 ognuna…e una dopo l’altra si ripete la sequenza.

La coreografa insieme con la Produzione è dietro ad un tavolo avanti a te, e qualcuno sistema i cv sul tavolo nello stesso ordine nel quale ci si schiera.

Questa è la cosiddetta prima scrematura, ma è anche la più importante e la più difficile perché in quei soli 2 otto, devi farti notare.

Loro sono allenatissimi e si muovono lungo il tavolo con un’occhio alla tua foto e un’occhio a quello che fai, e se gli piaci fanno un veloce segno sul tuo cv che hanno sottomano.

Ma in realtà non lo hanno nemmeno ancora letto, li tengono lì semplicemente per abbinarti alla faccia giusta.

Questa fase quindi è piuttosto veloce. Una volta terminate le 4 file, fanno proprio come si vede nei celebri film su Broadway: vengono chiamati i numeri di quelle che restano per la prossima selezione.

Quindi si esce, chi non ha passato la selezione va via e chi invece è passato resta, aspettando che tutti i gruppi terminino.

Si riparte poi con altri gruppi, questa volta più piccoli dove ti insegnano una coreografia simile a quello che sarà lo stile dello show da preparare.

In questa seconda coreografia ci sono ovviamente tutti i dettagli e le caratteristiche che il coreografo vuole avere nel suo spettacolo, e così la ricerca sarà più precisa.

Finita questa prova, si ha un’altra scrematura per passare poi ad un’altra prova di selezione, come ad esempio una prova di tap se richiesto, e poi alla prova di canto.

Questo è quello che accade nelle audizioni di ensemble….le audizioni per i ruoli invece, sono un capitolo a parte, e saranno l’argomento di un nuovo articolo.

Vi aspetto a New York!!  magari ci incontriamo ad un’audizione 🙂

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